lunedì 18 marzo 2013

Percorso partecipato 0-6: cosa ho capito...

Con l'avvicinarsi della scadenza referendaria sul tema del finanziamento alle scuole paritarie private e con l'avvio delle attività del percorso partecipato sulla Carta dei servizi rivolte all'infanzia (0-6), il dibattito politico comincia a scaldarsi in città.

Senza, per non annoiarmi troppo, ripetere quali fossero le proposte mie e di SEL in proposito, e le considerazioni conseguenti al fatto che non siano state accolte, vorrei descrivere cosa ho ascoltato nelle Conferenze dei Servizi che stanno avviando il percorso partecipato.

Al Quartiere Navile, l'incontro rivolto a genitori ed operatori della scuola dell'infanzia, si è svolto venerdì 15 marzo.

Dopo l'introduzione metodologica del percorso, tutta la presentazione e discussione ha avuto al centro i costi di gestione dei servizi 0-6: tra gestione diretta e indiretta, a confronto con altre città emiliane e non.

Domanda: se il percorso partecipato è rivolto a realizzare delle "Linee guida condivise per le carte dei servizi che si rivolgono all'infanzia", perchè nei primi incontri pubblici si parla soltanto di costi di gestione del sistema pubblico?

Perchè non si è spesa una sola parola su, ad esempio, cos'è una Carta dei Servizi; quali siano le caratteristiche educative ed i parametri di qualità al centro della discussione?

Al termine dell'incontro pubblico, ho avuto forte l'impressione che questo percorso rischia di naufragare per l'ambiguità del tema proposto: a cosa serve parlare di Carte dei Servizi se la città non conosce ancora quale sarà il modello di gestione che prenderà avvio a Settenbre 2013 (ASP?) e se ci apprestiamo ad esperimere con un referendum cittadino un indirizzo sui finanziamenti alle scuole paritarie private o sul sistema pubblico?

Viene il dubbio che, inconsciamente, questo percorso sulla Carta dei Servizi non possa ignorare il dibattito in corso, lasciandosi condizionare in modo determinante, pur dichiarando espressamente che "in questi incontri non facciamo campagna referendaria e non parliao di modello di gestione". 

Insomma: una buona, grande occasione sprecata...