venerdì 27 settembre 2013

Festa di SEL Bologna!

Tra i tanti appuntamenti del fine settimana, non si possono mancare i dibattiti della Festa di SEL Bologna: dal 26 al 29 settembre, al Parco di Viale Togliatti a Bologna.

Vi segnalo, l'incontro di domenica 29, ore 16.30, su tema: "Partecipare per cambiare il modo di governare"

Ne parliamo con: Comitato "Art. 33" e Comitato "No People Mover" di Bologna, Comitato "Alternativa all'Outlet" di S. Giovanni in Persiceto, i residenti della Valle del Samoggia.

Sono previsti interventi di: Milena Naldi (Presidente del Quartiere San Vitale), Barbara Lo Buono (Assessore Comune di Imola), Ugo Mazza (relatore Legge 3/'10), Rodolfo Lewanski (Aip2), Marco Trotta (Garante Agenda Digitale Bologna), Alessandro Mengozzi (Università di Bologna), Laboratorio Urbano.

a presto

mercoledì 28 agosto 2013

Outlet a San Giovanni n Persiceto: buone notizie in arrivo...

Chi ha la voglia di leggere i post di questo blog, avrà compreso che l'utilizzo degli strumenti partecipativi/deliberativi come metodo di governo, sia un tema molto sentito: su cui SEL Bologna ha costruito diverse proposte in questi ultimi due anni, raccogliendo altrettante "sconfitte e rifiuti", nel dialogo con il Partito Democratico bolognese.

Oggi, pero', dal punto di vista del metodo, c'è una notizia nuova: per la prima volta, la proposta di attivare un percorso partecipato, ai sensi della Legge Regionale 3/'10, su una decisione strategica per la comunità locale, è stata accettata dal Partito Democratico bolognese.

E' infatti questo l'esito della discussione che il Comitato "Alternativa all'Outlet" ha condotto in queste settimane (con il contributo di SEL Bologna), rispetto al progetto di realizzazione di un Outlet a San Giovanni in Persiceto, e l'esito della proposta che è stata approvata nel consiglio comunale svolto ieri.

Ritengo utile riportare, come esempio positivo di dialogo e di capacità politica di comprendere le ragioni altrui per costruire proposte condivise, quanto scrive il Sindaco di San Giovanni in Persiceto, a seguito dell'approvazione dell'ordine del giorno che prevede l'attivazione di un percorso partecipato (ai sensi della Legge regionale) sul progetto "Outlet": così come richiesto dal Comitato di cittadini.

"Ieri sera vi è' stata una seduta del consiglio comunale veramente bella nel punto in cui si parlava di percorsi partecipati. A parte il teatrino della politica che non dovrebbe esistere ma che purtroppo spesso ci ammorba, ammetto che ho visto in sala consiliare un gruppo di cittadini volenterosi di partecipare attivamente alla vita del paese, alle difficoltà che tutti viviamo e proporre soluzioni a trecentosessanta gradi. Devo ammettere che all'inizio ero scettico ma con il tempo mi sono convinto della giustezza della loro proposta e di questo metodo. Del resto solo uno stolto non cambia idea. Ora dobbiamo lavorare insieme non solo sulla questione Outlet, ma anche sullo sviluppo urbanistico di Persiceto e dei comuni di terre d'acqua. Perché scrivo di terre d'Acqua, perché spero che anche i miei colleghi e i consigli comunali dell'Unione seguano la nostra strada e coinvolgano i cittadini con la partecipazione. Come presidente dell'Unione mi farò portavoce di quest'istanza che penso non sia solo dei Persicetani ma di tutti i cittadini dei nostri territori."

martedì 20 agosto 2013

Outlet a San Giovanni in Persiceto: SEL c'è!

Ve ne avevo già parlato qualche settimana fa: la maggiornaza PD del Comune di San Giovanni in Persiceto vuole dare il via libera alla costruzione di un Outlet.

In omaggio al modello di svilupo sostenibile: fondato sullo stop al consumo di suolo, alla mobilità lenta, alla valorizzazione dei contesti urbani storici... Insomma: San Giovanni in Persiceto sta per diventare la periferia dell'ennesimo Outlet di cui si sente enormemente la mancanza.

Ovviamente il percorso decisionale ha avuto la sua accelerazione nel periodo estivo, senza attivare alcun percorso partecipato ex Legge regionale e spacciando per "consenso popolare" la solita propaganda di partito. Per chi legge il mio blog, niente di nuovo nel canovaccio dei metodi di governo locale proposte in questi ultimi anni dal PD.

Come in altri contesti, si è creato un "Comitato di cittadini" che si oppone a tale scelta: in questo contesto, SEL è parte attiva del Comitato e ha promosso un evento sul tema della "Vera partecipazione", cui vi invito a partecipare.

Neli link seguente, trovate il dettaglio dell'appuntamento ed il volantino che in queste ore il Comitato sta distribuendo in cui si elencano le ragioni della mobilitazione cittadina: Giovedì 22/8 alle ore 21.00, Sala Consiliare del Consorzio dei Partecipanti, Corso Italia 45, il Prof. Rodolfo Lewanski (presidente nazionale dell’Associazione italiana Partecipazione) e Ugo Mazza, promotore della legge regionale 3/2010 sulla partecipazione, incontreranno la cittadinanza.

venerdì 2 agosto 2013

Pubblicati i dati ambientali TAV Stazione di Bologna

Era da quasi due anni che i dati ambientali sul cantiere TAV della Stazione di Bologna non venivano pubblicati: da oggi sono di nuovo disponibili ed accessibili alla città.

Con la fine delle attività dell'Osservatorio Ambientale (organismo di controllo e tutela istituto tra i Ministeri delle Infrastrutture e dell'Ammbiente, la Regione Emilia-Romagna, la Provincica e Comune di Bologna, TAV e FS), si erano chiuse anche le attività dell'Info Point TAV: punto informativo aperto al pubblico e dedicato a fornire dati e informazioni legate ai lavori della Stazione dell'Alta Velocità.

Oggi, come annunciato nella Commissione Ambiente del 16 luglio scorso, il Quartiere Navile è riuscito a riaprire l'Info Point: anche se in modalità virtuale e pubblicando i dati di monitoraggio ambientale di competenza di RFI.

I dati riguardano il monitoraggio acustico, sono ospitati su una pagina provvisoria del sito Iperbole del Comune di Bologna, in attesa che RFI attivi un servizio web dedicato: insomma, una prima risposta all'enorme necessità di informazione e comunicazione di un'opera che tanti problemi ha creato ai cittadini di Via Carracci e della zona Bolognina.

Un grazie all'Assessore Gabellini, al Settore Ambiente del Comune di Bologna ed al Presidente Ara per aver contribuito a tale risultato.



martedì 30 luglio 2013

Referendum e partecipazione: schiaffo alla città

E' ormai da tempo che, su questo blog e nell'attività politica quotidiana, sono facile profeta: la partecipazione a Bologna è morta.

Lo scrivevo mesi fa, giorni fa e, dopo il voto di PD-PDL per la conferma del sistema delle Convenzioni alle paritarie private messo in discussione dall'esito del Referendum consuntivo, torno ad averne conferma.

Come dire: SEL Bologna prova a lavorare in modo coerente, trasparente ed in linea con il mandato ricevuto dagli elettori. Anzi, lo rinnova sostenendo e rispettando l'esito dell'istituto referendario, che aiuta la delega rappresentativa nel governo della città. Altri, invece, rinnovano il mandato elettorae alla luce delle "larghe intese".

Intanto, nuovi "cantieri" si aprono all'orizzonte, e vi terrò aggiornati sulle posizioni di SEL Bologna.

All prossima...

lunedì 22 luglio 2013

La partecipazione e la trasparenza non abita a Bologna (anche in Provincia)

Il passaggio tra Comune di Bologna e la nuova Città Metropolitana, lascia inviarato il modo di governare del partito di maggioranza: si decide e dopo si comunicano le ragioni.

Se proprio a questi cittadini "attivi" interessa entrare nel processo decisionale, e far valere il loro diritto di sovranità fuori dalla delega di rappresentanza data al Sindaco,  allora si può benissimo spacciare un pò di propaganda come il massimo della trasparenza e della partecipazione.

Tutto questo, ricordiamolo, in una Regione che ha approvato una Legge specifica sulla partecipazione ma che gli amministratori locali faticano molto ad accettare.

I casi di questa "allergia", sono ormai tanti:
  • Comune di Bologna per il "finanziamento alla scuole paritarie private", in cui si rischia di non accettare nemmeno l'esito del referendum che ha visto perdere la linea di Sindaco e Giunta;
  • Comuni della Valsamoggia, in cui si è approvata la fusione dopo un referendum bocciato da due comunità su cinque e preceduto da un processo "scarso" di coinvolgimento della cittadinanza;
  • Comune di Granarolo, riguardo le modalità di approvazione del permesso a costruire del nuovo Centro Tecnico del Bologna FC (oggi fermo causa ricorso al TAR presentato da Comitati di cittadini);
  • Comune di San Giovanni in Persiceto, in cui si sta facendo di tutto - anche proponendo sondaggi telefonici di dubbi valore - pur di evitare un processo chiaro e trasparente di democrazia deliberativa per la realizzazione del progetto di nuovo Outlet.
 Domanda: ma ha senso perseverare su questa strada?

mercoledì 19 giugno 2013

Ho cambiato fornitore di energia elettrica!!!

Chi legge il titolo del post, si chiede (con tanto di accento romano che fa tendenza): "Macchissene!"

Ed infatti il mio obiettivo non è quello di raccontare "per forza" le mie scelte personali, ma quello di provare a condividere la soddisfazione di spiegare al contact center di Enel Energia, che mi contatta per capire "il motivo di questa scelta", che sì: ho deciso di cambiare fornitre soltanto perchè voglio utilizzare energia prodotta da fonti rinnovabili.
Dice, con voce stupita: "Quindi, solo per questo motivo, non per ragioni di tariffa?"
Ed io: "Sì, solo per questo"

L'offerta - a molti di voi forse nota - è quella di Trenta in convenzione con Retenergie.

Se vogliamo, possiamo... :)

PS Vi segnalo, visto che ci siamo, questo post e video pubblicato oggi da Transition Italia: buona visione (si fa per dire...)

lunedì 27 maggio 2013

La Scuola, come l'acqua: hanno vinto i beni comuni e la cittadinanza attiva

Al referendum sulla Scuola ubblica ha vinto la A: come sul referendum su acqua e nucleare, ha vinto la cittadinanza attiva. Matura, sovrana e partecipe delle scelte fondamentali.

Ha vinto ancora una volta la democrazia: partecipativa che ambisce a diventare deliberativa.
Contro la burocrazia del consenso e contro l'arroganza di chi pretende di decidere solo "per delega ricevuta": senza alcun confronto informato, aperto, inclusivo (come scritto qualche mese fa su questo blog).

Ed ora? Tutto come se niente fosse, nel governo della città - domani metropolitana - di Bologna?

No: credo che anche per SEL sia giunta l'ora di ripartire, uscendo dall'angolo della "politica debole" espressa in questi primi due anni di governo, per essere decisiva nelle scelte strategiche.

Il dato politico è pronto per essere colto: oggi, si riparte dai 50.000

martedì 21 maggio 2013

Referendum Scuola Pubblica: quelli che "'opzione C" e che "si poteva evitare la rissa"...

Mancano pochi giorni al 26 maggio, data in cui è fissato il referendun sulla Scuola Pubblica a Bologna.

Io, come noto (a chi mi conosce), voterò con convinzione A; le ragioni le affido a chi le ha espresse in modo chiaro ed esaustivo: Stefano Rodotà, collettivo Wu Ming e Mirco Pieralisi.

Per onore di cronaca, e per onore al lavoro svolto per il Coordinamento SEL Bologna, riporto anche chi - nelle ultime ore - sta proponendo le ragioni della "opzione C" e di chi si chiede "Perché argomenti che potrebbero essere risolti in condivisione e serenità devono sempre finire in rissa?".

Bene. Ad entrambe le, giuste, opinioni, voglio ricordare che oltre un anno fa SEL Bologna aveva proposto alla Giunta di promuovere un percorso partecipativo riguardo il "Modello di gestione dei servizi 0-6".
Percorso che, fnanziato dalla Legge Regionale sulla partecipazione, avrebbe portato ad una scelta informata, condivisa ed inclusiva.

Potete leggere di tale proposta in diversi punti di questo blog: qui, qui, e qui.

A quella proposta, la Giunta (tutta), rispose con un no fermo quanto immotivato; convita - ben prima delle larghe intese governative (già manifeste nel voto di approvazione del rinnovo della Convenzione alla paritarie private) - della bontà del metodo di governo per cui "prima si decide e poi si chiede un parere alla cittadinanza (e chi non concorda, resta fuori dal Palazzo)".

La proposta di governo nuovo, fatta di metodo decisionale deliberativo, SEL la propone da almeno due anni senza alcun tipo di ascolto: ma, per favore, non parlateci oggi di "opzione C", nè di fuga dalla maggioranza di governo.
A questo punto, le distanze di SEL dalle dichiarazioni del Sindaco e dal composito fronte di sostegno al "voto B" (PDL, Lega, ecc.), a me sembrano legittima difesa rispetto a metodi e valori non più condivisibili per una maggioranza che ha chiesto la fiducia agli elettori sotto il nome di "Centro-Sinistra"...

venerdì 26 aprile 2013

Comunità energetica a Corticella: cos'è e perchè vorremmo realizzarla

Il consumo e la spesa di energia da parte delle famiglie, sta diventando - tra i tanti - un problema sociale importante: i costi per la produzione di energia per riscaldamento si impennano e le famiglie non riescono a pagare la bolletta energetica.

Se nel Regno Unito questo tema prende il nome di "Fuel poverty", in Italia - tranne poche eccezioni - manca una presa di coscienza e, soprattutto, una risposta politica alla crisi energetica legata alla crescente povertà delle famiglie.

Difronte a tale scenario, il Quartiere Navile, insieme al Settore Ambiente del Comune di Bologna, sta lavorando da oltre un anno alla costruzione di un modello di "Comunità energetica": cioè all'alleanza di tutti gli attori di un territorio ben definito (cittadini, proprietari di immobili, operatori economici, ecc.) per investire nel risparmio ed efficienza energetica.

Oggetto di tale modello, che abbia caratteristiche replicabili in contesti edilizi e sociali della città, è il PEEP Corticella: un insediamento residenziale che vede la presenza di proprietà immobiliari private (circa 1000), pubbliche (Scuola elementare, Media e Materna, Centro Civico, Ambulatorio ASL, Biblioteca, ecc.), indvise (Coop Risanamento), oltre alla presenza di esercizi commerciali (punto vendita Coop Adriatica).

PEEP Corticella che, come avviene in altre realtà della città di Bologna (zona Fossolo e Barca), utilizza una Centrale Termica che serve gli edifici, tramite rete di teleriscaldamento, per la produzione e distribuzione di acqua calda per uso sanitario e termico.

A partire dall'analisi dell'attuale spreco di energia da parte degli edifici del PEEP (edifici "colabrodo" rispetto all'effecienza termica) e dall'analisi dello stile di consumo energetico delle famiglie residenti, la sfida è quella di costruire una proposta di Comunità energetica: cioè un progetto tecnico ed economico-finanziario che consenta ai cittadini di condividere un percorso di risparmio ed efficienza energetica. Un percorso che puntando su efficienza energetica ed uso di fonti rinnovabili, produca risparmio economico in grado di finanziare tutti gli interventi struttuturali necessari. Innescando un circolo virtuoso che alla crescita del risparmio faccia crescere l'investimento in interventi che aumentino l'efficienza energetica e, quindi, il risparmio.
Non rivolgendo, quindi, al mercato la realizazione di interventi in formula ESCO  ma facendo in modo che la Comunità locale dei cittadini diventi ESCO: gestendo in proprio, in forma cooperativa, tutto il risparmio in efficienza energetica, senza lasciarlo al mercato finanziario del credito.

Lunedì 29, il Quartiere Navile - nell'ambito del PAES del Comune di Bologna - presenta i risultati della prima fase di questo percorso, alla presenza dell'Assessore Gabellini e di diversi interlocutori scientifici, esperti del tema.

Siete tutti invitati e, come sempre, vi terrò aggiornati!

martedì 16 aprile 2013

“Rifiuti e spreco zero nelle scuole del Navile”: parte la fase 2!

In giorni in cui il M5S lancia in città l'iniziativa sul tema "Rifiuti zero", segnalo che al Quartiere Navile siamo già partiti da alcuni mesi e siamo già alla seconda fase del progetto da me promosso, che coinvolge:
  • 10 plessi di nidi comunali, con 446 iscritti;
  • 16 plessi di scuola dell'infanzia con 1195 iscritti;
  • 15 plessi di scuola dell'obbligo fra primarie e medie con 3265 iscritti.

Realizzare gli obiettivi della strategia "Rifiuti zero" in tutti i plessi scolastici degli Istituti Comprensivi del quartiere Navile; fare in modo, cioè, che siano rimossi tutti gli ostacoli organizzativi e strutturali che impediscono la gestione completa e corretta della differenziazione, del riuso e del non spreco di tutte le frazioni di rifiuto che si generano nell'arco della vita scolastica.

Questo l’obiettivo del progetto “Rifiuti e spreco zero nelle scuole del Navile”; iniziativa promossa da Quartiere Navile – Commissione Scuola, Ambiente ed Innovazione, con la collaborazione del Comune di Bologna, degli Istituti Comprensivi del territorio e di tutti gli attori coinvolti nella gestione del “bene rifiuto” all’interno della vita scolastica, per migliorarne:
  • la raccolta: Hera (raccolta rifiuti), Seribo (gestione mensa), Manutencoop (gestione pulizie);
  • il recupero: Last Minute Market (alimenti), RaccattaRAEE (materiale informatico)
Dopo aver analizzato con tutti gli istituti scolastici il tema della gestione dei rifiuti all’interno della vita scolastica, evidenziando luci ed ombre del rapporto tra raccolta e riciclo, il Quartiere Navile ha proposto e fatto sottoscrivere un Protocollo di Intesa che impegna tutti i soggetti suddetti a realizzare gli obiettivi del progetto.

Dal mese di Novembre 2012 ha preso avvio il progetto presso tutti i plessi scolastici del Quartiere Navile:
  1. sono stati distribuiti da parte di Hera i contenitori per la raccolta differenziata: in ogni classe (carta, plastica), nelle mense (organico e plastica) e in segreteria (pile, toner);
  2.  sono state definite con Manutencoop le modalità organizzative perchè il servizio di pulizia conservi la raccolta differenziata “dall’aula al cassonetto”;
  3. sono state definite con Seribo le modalità organizzative per procedere alla raccolta e conferimento nei contenitori specifici dei rifiuti organici (pasto parzialmente consumato) e di plastica (stoviglie).
Da Gennaio 2013, poi, si sta procedendo con la seconda fase del progetto che prevede:
  •  l’avvio dell’analisi dei rifiuti elettronici ed informatici, per procedere alla loro rigenerazione – anche mediante l’utilizzo di software operativo “open source”, e/o al conferimento degli stessi nelle stazioni ecologiche attrezzate;
  •  il recupero e distribuzione ad associazioni di volontariato dei pasti freddi e – dove possibile – caldi, non consumati dal servizio mensa;
  • la misurazione della quantità di materiale differenziato e recuperato all’interno del progetto, con particolare attenzione alla misurazione della frazione di rifiuto organico generata dal servizio mensa (spreco alimentare);
Il progetto, inoltre, prevede incontri di monitoraggio e controllo dell’andamento complessivo del progetto per la rimozione dei problemi operativi che dovessero ostacolare la piena implementazione.

Insomma: a costo zero, questi sono i primi risultati del progetto e, tra qualche settimana, vi comunicherò il valore della quantità del materiale recuperato.

Circa il valore dell'impatto civico ed educativo del progetto, nei confronti dei 5655 studenti coinvolti (dal nido alle medie), lascio valutare a voi...

A presto!

lunedì 18 marzo 2013

Percorso partecipato 0-6: cosa ho capito...

Con l'avvicinarsi della scadenza referendaria sul tema del finanziamento alle scuole paritarie private e con l'avvio delle attività del percorso partecipato sulla Carta dei servizi rivolte all'infanzia (0-6), il dibattito politico comincia a scaldarsi in città.

Senza, per non annoiarmi troppo, ripetere quali fossero le proposte mie e di SEL in proposito, e le considerazioni conseguenti al fatto che non siano state accolte, vorrei descrivere cosa ho ascoltato nelle Conferenze dei Servizi che stanno avviando il percorso partecipato.

Al Quartiere Navile, l'incontro rivolto a genitori ed operatori della scuola dell'infanzia, si è svolto venerdì 15 marzo.

Dopo l'introduzione metodologica del percorso, tutta la presentazione e discussione ha avuto al centro i costi di gestione dei servizi 0-6: tra gestione diretta e indiretta, a confronto con altre città emiliane e non.

Domanda: se il percorso partecipato è rivolto a realizzare delle "Linee guida condivise per le carte dei servizi che si rivolgono all'infanzia", perchè nei primi incontri pubblici si parla soltanto di costi di gestione del sistema pubblico?

Perchè non si è spesa una sola parola su, ad esempio, cos'è una Carta dei Servizi; quali siano le caratteristiche educative ed i parametri di qualità al centro della discussione?

Al termine dell'incontro pubblico, ho avuto forte l'impressione che questo percorso rischia di naufragare per l'ambiguità del tema proposto: a cosa serve parlare di Carte dei Servizi se la città non conosce ancora quale sarà il modello di gestione che prenderà avvio a Settenbre 2013 (ASP?) e se ci apprestiamo ad esperimere con un referendum cittadino un indirizzo sui finanziamenti alle scuole paritarie private o sul sistema pubblico?

Viene il dubbio che, inconsciamente, questo percorso sulla Carta dei Servizi non possa ignorare il dibattito in corso, lasciandosi condizionare in modo determinante, pur dichiarando espressamente che "in questi incontri non facciamo campagna referendaria e non parliao di modello di gestione". 

Insomma: una buona, grande occasione sprecata...

mercoledì 20 febbraio 2013

Poliche ambientali a Bologna: proviamo a dire qualcosa di ecologista!

Politiche ed azioni concrete per la sostenibilità dell’ambiente – aria, acqua, suolo – dell’energia e della mobilità. Questo e’ “Emergenza ambiente”, evento di mercoledì 20 febbraio ore 18 a Bologna.
L’incontro si svolgerà al Parco Ca’ Bura (Via dell’Arcoveggio 59/8), parco pubblico dato in gestione ad associazione no profit che – unico a Bologna – si illumina con un impianto fotovoltaico, un esempio da estendere.
L’incontro è a cura del Forum Ambiente di SEL Bologna che ha dato vita ad un blog esclusivamente dedicato ai temi ambientali effettosel.com – il rosso più verde che c’è!

Emergenza ambientale: riflessioni e proposte per il governo locale e nazionale

Mercoledì 20 febbraio ore 18 – Sala Cà Bura – Parco dei Giardini di Via dell’Arcoveggio – Via dell’Arcoveggio 59/8 – Bologna

Incontro con:

Luca Lombroso, autore di Apocalypse now? Clima, Ambiente, Cataclismi

Fiorella Belpoggi, Direttore del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni – Istituto Ramazzini

Interverranno alcuni candidati di SEL esperti di temi ambientali:

Federico Grazzini, cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico e qualità dell’aria

Ugo Mazza, rumore, efficienza energetica, mobilità – candidato SEL al Senato

Elisa Sangiorgi, consumo di suolo – candidata SEL alla Camera

Coordina Piero Luisi – Consigliere del Quartiere Navile – Coordinamento SEL Bologna

lunedì 18 febbraio 2013

Servizi 0-6 a Bologna? Non disturbate il conducente...

Ed alla fine, dopo tanto attesa, ecco il regalo che la Giunta ha deciso di fare alla città di Bologna.

Non una "discussione aperta sul nuovo modello di gestione dei servizi 0-6" - come promesso da quasi due anni, ma un percorso partecipato per l'elaborazione delle linee guida per le carte dei servizi rivolte all'infanzia.

Domanda: ma da settembre 2013 prenderà avvio il nuovo modello di gestione dei servizi 0-6, come previsto dagli atti di giunta dello scorso anno? Ai genitori che in queste settimane stanno rispondendo ai bandi per il prossimo anno educativo, ed al personale educativo, quale modello si sta proponendo?

Infine: ma perchè la politica ha così paura del confronto aperto, inclusivo e diffuso? 
Il sindaco Merola, al II Forum sul Piano Strategico del 9 febbraio scorso ha affermato che, nelle decisioni pubbliche, un "punto di svolta" deve essere considerato il processo decisionale adottato per la fusione dei Comuni della Valsamoggia.

Spero proprio che si sia trattato di un lapsus e non di una vera dichiarazione programmatica, visto che il percorso della fusione del Comuni del Valsamoggia è il contrario di quello che una politica aperta e dialogante dovrebbe fare.

Questa reiterata paura della partecipazione non è un bel segnale per il futuro della politica locale e nazionale...

martedì 29 gennaio 2013

Domani la proposta di percorso partecipato sui servizi 0-6: cosa ci dobbiamo aspettare?

Attendiamo la presentazione che l'Assessore Pillati farà del percorso partecipato sui servizi per l'infanzia domani in Commissione Istruzione, e nel farlo ricordiamo gli impegni che la Giunta ha assunto in tal senso: "Sull’innovazione del sistema cittadino dei servizi educativi e scolastici per i bambini da 0 a 6 anni è intenzione dell’Amministrazione comunale coinvolgere tutta la città in un ampio confronto partecipato, così come è esplicitato negli atti di approvazione del bilancio 2012 ed in particolare nel documento del piano generale di sviluppo". Ampio confronto partecipato che, dice sempre la Giunta, "dovrà portare all’approvazione del progetto futuro di gestione dei servizi che troverà applicazione nel settembre 2013".

SEL Bologna e il Gruppo Consiliare Con Amelia con Vendola attendono da luglio 2012 di verificare tali impegni della Giunta, presenti negli atti che hanno coinvolto i servizi 0-6 negli ultimi mesi (rinnovo convenzione con paritarie private e assunzione a tempo determinato da parte da parte di ASP Irides di personale ausiliario - materne e nidi d’infanzia - e personale educativo - nidi d’infanzia - per l'anno scolastico 2012-2013).
Abbiamo grandi speranze su una proposta che attendiamo da tempo, perché mette al centro del dibattito politico cittadino un tema per noi rilevante: quello della partecipazione. Cioè della volontà da parte dell'attuale maggioranza politica al Comune di Bologna di rinnovare ed evolvere in senso deliberativo le regole e gli strumenti di partecipazione della cittadinanza alle decisioni rilevanti della città.

Nell'attuale esperienza di mandato amministrativo, SEL non ha mai mancato di proporre progetti di percorsi partecipati, anche certificati dalla Legge regionale in materia (L.3/'10), e aperture alla discussione con la cittadinanza: dal People Mover, ai servizi educativi e scuole dell'infanzia, passando per il Piano Strategico e per arrivare - in ambito metropolitano - alla fusione dei Comuni della Valsamoggia.
La risposta che abbiamo ricevuto finora, putroppo, è stata sempre negativa: con risultati altrettanto negativi sia in termini di "capitale" politico/sociale, sia in termini di consenso (i risultati del referendum sulla fusione della Valsamoggia sono significativi e dovrebbero insegnare qualcosa sul metodo di partecipazione che lo ha preceduto).

Crediamo sia il tempo di mettere in campo atti concreti che possano far cambiare marcia sul tema partecipazione per la città metropolitana di Bolologna: attendiamo che venga presentato il tanto atteso percorso di partecipazione certificato ai sensi della Legge regionale per la definizione del nuovo modello di gestione dei servizi 0-6 della città e torniamo a chiedere l'avvio del rinnovamento, in senso deliberativo e digitale, dello Statuto e del Regolamento sui Diritti di Informazione e Partecipazione dei cittadini del Comune di Bologna.

giovedì 24 gennaio 2013

Un laboratorio di scrittura sul Quartiere Navile

Segnalo molto volentieri l'iniziativa promossa dalla Biblioteca Corticella e dall'Oasi dei Saperi, in collaborazione con La Rete di Corticella e con il patrocinio del Quartiere Navile.

PORTOLANO di CITTÀ: a cura di Gianni Cascone

L'osservazione del territorio in cui si vive ha riacquistato un senso profondo da quando la globalizzazione neoliberista e la rivoluzione telematica hanno stravolto la nostra idea di luogo e di abitare, alienando a volte il senso di appartenenza.

I cittadini vivono una scissione: da un lato sono mentalmente proiettati nella veloce e astratta mobilità virtuale della Rete, in uno spazio e un tempo differenti; dall'altro si scontrano materialmente con problemi concreti quali l'inquinamento, il sovraffollamento, il rumore, la solitudine, il traffico.

Forse non è un caso se, per reazione, stiamo riscoprendo il senso e il valore del vivere dentro a identità territoriali più limitate, come i quartieri, dove le scelte sono più partecipate: queste identità, se vivono e collaborano consapevolmente, possono contribuire alla salute della città nel suo insieme.

Il laboratorio propone di navigare a piedi nel quartiere in cui viviamo, di tornare a una osservazione che poi divenga una sorta di diario di bordo (un PORTOLANO appunto) che raccolga i racconti dei partecipanti: quello che siamo stati, quello che siamo oggi e quello che vorremo essere domani. Dentro di noi vive un'immaginario di cui ancora non siamo consapevoli ma che è già la città del futuro, la città che desideriamo: si tratta di darle voce.

Il Laboratorio, per adulti dai 18 anni in poi, si svolgerà il giovedì, dalle ore 20 alle ore 23 presso la Biblioteca Corticella, in via Gorki 14, da gennaio a giugno 2013.

Incontro di presentazione: giovedì 24 gennaio 2013 ore 20.

Informazioni: telefonando al 348 4742356 o scrivendo a: giancascone@gmail.com

giovedì 17 gennaio 2013

Dismissione centraline ARPA a Corticella: la risposta dell'Assessore

Come avevo scritto qualche settimana fa, grazie alla collaborazione del consigliere Lorenzo Sazzini, del Gruppo "Con Amelia con Vendola", ho presentato un'interpellanza all'Assessore all'Ambiente del Comune di Bologna, in cui chiedo di comunicare ai residenti le ragioni di tale scelta e le contromisure che si intendono prendere per la tutela della salute pubblica della zona di Corticella.

Il 21 dicembre 2012 è stata data risposta all'interpellanza (il testo della risposta segue quello dell'interpellanza).

Soddisfatto della risposta?

Se da un punto tecnico/burocratico non vi sono dubbi sulla legittimità della decisione, sul piano politico ce ne sono diversi.

Credo che in un momento di scelte dettate in parte da ragioni di ristrettezza di bilancio, si debba valutare anche il costo dell’impatto sociale che queste decisioni comporto. E la Centralina di Villa Torchi era ormai diventato il simbolo tangibile dell’attenzione dell’Amministrazione alla tutela della salute pubblica dai rischi derivanti dall’inquinamento ambientale.
Questa decisione rischia, quindi, di avere un effetto pubblico molto negativo rispetto a quanto si sta provando a promuovere con il PAES; in particolar modo sul comparto del PEEP Corticella su cui ho promosso, ed il Quartiere Navile ha approvato, un progetto di riqualificazione e di comunità energetica (progetto inserito come azione specifica del PAES).

Sul tema specifico, insieme al Gruppo Consiliare, ribadisco la necessità di un impegno preciso della Giunta nel ben informare, comunicare e rendere partecipe la popolazione di tutte le scelte in ambito ambientale.