lunedì 27 maggio 2013

La Scuola, come l'acqua: hanno vinto i beni comuni e la cittadinanza attiva

Al referendum sulla Scuola ubblica ha vinto la A: come sul referendum su acqua e nucleare, ha vinto la cittadinanza attiva. Matura, sovrana e partecipe delle scelte fondamentali.

Ha vinto ancora una volta la democrazia: partecipativa che ambisce a diventare deliberativa.
Contro la burocrazia del consenso e contro l'arroganza di chi pretende di decidere solo "per delega ricevuta": senza alcun confronto informato, aperto, inclusivo (come scritto qualche mese fa su questo blog).

Ed ora? Tutto come se niente fosse, nel governo della città - domani metropolitana - di Bologna?

No: credo che anche per SEL sia giunta l'ora di ripartire, uscendo dall'angolo della "politica debole" espressa in questi primi due anni di governo, per essere decisiva nelle scelte strategiche.

Il dato politico è pronto per essere colto: oggi, si riparte dai 50.000

martedì 21 maggio 2013

Referendum Scuola Pubblica: quelli che "'opzione C" e che "si poteva evitare la rissa"...

Mancano pochi giorni al 26 maggio, data in cui è fissato il referendun sulla Scuola Pubblica a Bologna.

Io, come noto (a chi mi conosce), voterò con convinzione A; le ragioni le affido a chi le ha espresse in modo chiaro ed esaustivo: Stefano Rodotà, collettivo Wu Ming e Mirco Pieralisi.

Per onore di cronaca, e per onore al lavoro svolto per il Coordinamento SEL Bologna, riporto anche chi - nelle ultime ore - sta proponendo le ragioni della "opzione C" e di chi si chiede "Perché argomenti che potrebbero essere risolti in condivisione e serenità devono sempre finire in rissa?".

Bene. Ad entrambe le, giuste, opinioni, voglio ricordare che oltre un anno fa SEL Bologna aveva proposto alla Giunta di promuovere un percorso partecipativo riguardo il "Modello di gestione dei servizi 0-6".
Percorso che, fnanziato dalla Legge Regionale sulla partecipazione, avrebbe portato ad una scelta informata, condivisa ed inclusiva.

Potete leggere di tale proposta in diversi punti di questo blog: qui, qui, e qui.

A quella proposta, la Giunta (tutta), rispose con un no fermo quanto immotivato; convita - ben prima delle larghe intese governative (già manifeste nel voto di approvazione del rinnovo della Convenzione alla paritarie private) - della bontà del metodo di governo per cui "prima si decide e poi si chiede un parere alla cittadinanza (e chi non concorda, resta fuori dal Palazzo)".

La proposta di governo nuovo, fatta di metodo decisionale deliberativo, SEL la propone da almeno due anni senza alcun tipo di ascolto: ma, per favore, non parlateci oggi di "opzione C", nè di fuga dalla maggioranza di governo.
A questo punto, le distanze di SEL dalle dichiarazioni del Sindaco e dal composito fronte di sostegno al "voto B" (PDL, Lega, ecc.), a me sembrano legittima difesa rispetto a metodi e valori non più condivisibili per una maggioranza che ha chiesto la fiducia agli elettori sotto il nome di "Centro-Sinistra"...