giovedì 26 luglio 2012

Donini: "serve la partecipazione". Benvenuto!!

Donini - segretario PD Bologna - scrive sul blog di Repubblica.it: “Non sarebbe meglio che il Comune, sulla politica dei servizi educativi e scolastici, facesse un’istruttoria pubblica o comunque una grande azione di partecipazione coinvolgendo tutti coloro che abbiano a cuore una buona Scuola per i nostri figli?”.

Ma se il PD bolognese ha questa opinione, perché vota in modo contrario in consiglio? Forse il giudizio di "stato confusionale" dato a SEL Bologna, meriterebbe qualche valutazione più attenta.

Vorrei ricordare che la proposta di SEL Bologna sul tema partecipazione sulla definizione dei servizi 0-6 e finanziamento alle paritarie private, presentata in tutti i consigli di Quartiere e in Consiglio comunale, proponeva proprio quanto oggi dichiara Donini.
Ed e’ per questo che, raccolte le bocciature da parte del PD, si e’ arrivati al voto non favorevole sul finanziamento delle paritarie private di cui si discute.

Aggiungo che la proposta di SEL era, e resta, di certificare il percorso di partecipazione ai sensi della legge regionale sulla partecipazione (legge 3/10). Una certificazione di qualita’ a garanzia del percorso di partecipazione, a differenza dell'istruttoria pubblica che e' uno strumento che non lo sarebbe.

Inoltre SEL ho proposto di sottoporre il percorso alla richiesta di finanziamento del bando regionale, promosso dalla legge suddetta.
Invece di spendere 500.000 euro per un referendum consultivo su un principio (si/no il finanziamento pubblico delle paritarie private), SEL proponeva di farsi finanziare un percorso di democrazia deliberativa che, insieme ai comitati referendari ed a tutti i soggetti interessati, avrebbe portato alla definizione condivisa e coprogettata del nuovo modello di gestione dei servizi 0-6 a Bologna. In cui le ragioni di tutte le parti in gioco, cittadini compresi, avrebbero potuto costruire insieme il nuovo modello dei servizi all'infanzia.

Questa la proposta di SEL che e’ stata bocciata dal PD (tranne dal consiglio del Quartiere Navile che dimostra come anche nel PD esista, nel merito, una visione coerente e lungimirante).

Aggiungo che SEL Bologna, nel corso degli ultimi mesi,  sul tema partecipazione ha:

Inutile dire che anche le due proposte suddette, senza indugio alcuno, sono state rifiutate dal PD.

Il problema, credo, sia comprendere che all’attuale crisi della democrazia rappresentativa (di cui i partiti ne sono gli attori principali), si può rispondere solo con decise iniezioni di democrazia deliberativa. Credo sia necessaria tale presa di coscienza se non si vuole trasformare l’azione di governo in conflitto continuo sulle scelte strategiche di una comunità e di un territorio.

Se anche il PD ha maturato, finalmente, tale consapevolezza e decisione, credo ci sia tempo per mettersi al lavoro e passare dalle promesse di partecipazione ad un progetto serio da mettere in campo entro settembre.

Se la definizione del nuovo modello di gestione dei servizi 0-6 (di cui la convenzione con le paritarie private fa parte) deve avvenire entro febbraio 2013, perchè si possano adottare tuti gli atti amministrativi conseguenti per la partenza nel settembre 2013, la città di Bologna ha ancora del tempo utile da impiegare per attivare la "grande azione di partecipazione coinvolgendo tutti coloro che abbiano a cuore una buona Scuola per i nostri figli".

Basta solo volerlo per davvero e decidere in modo conseguente, abbandonando qualsiasi "stato confusionale"...

lunedì 23 luglio 2012

Paritarie private: ennesimo stop alla partecipazione della cittadinanza proposta da SEL Bologna

Con il dibattito in consiglio comunale del 23 luglio 2012, si chiude la prima fase della discussione politica sul modello di gestione dei servizi 0-6, di cui il rinnovo del sistema di convenzione con le paritarie private è parte integrante.
Una discussione che ha visto il gruppo degli eletti della lista "Con Amelia per bologna con Vendola" fare un lavoro intenso in tutti i Quartieri ed in Consiglio Comunale: un lavoro teso a migliorare, dal nostro punto di vista, uno strumento che ci pare ancora denso di contraddizioni e punti oscuri.

Il gruppo in consiglio comunale ha deciso di astenersi dalla votazione del provvedimento, rimarcando quali siano gli aspetti su cui si continuerà a lavorare:
  • revisione della convenzione;
  • certificazione del percorso partecipato (ai sensi della Legge regionale) che la Giunta, dopo un anno, promette nuovamente di avviare .
Su quest'ultimo punto, personalmente ho perso qualunque tipo di speranza di vedere accolta dall'attuale maggioranza in consiglio comunale la volontà vera di voler promuovere un dialogo informato, inclusivo, rappresentativo di tutte le voci della città.

Ad oggi, tutte le proposte fatte da SEL Bologna per l'apertura di momenti di partecipazione/democrazia deliberativa su scelte strategiche della vita amministrativa, sono stati rifiutati:
  • People Mover, Piano Strategico, nuovo modello di gestione dei servizi educativi 0-6: per la città di Bologna;
  • Fusione dei Comuni della Valsamoggia: per il territorio provinciale.
Credo che il coordinamento provinciale di SEL Bologna, dopo simili risultati su questo punto qualificante della sua agenda politica per l'area metropolitana di Bologna, debba farsi qualche domanda e "decidere di decidere" quale ruolo giocare in questa esperienza di governo della città.