giovedì 7 giugno 2012

Un percorso di partecipazione per decidere sulle modalità di gestione dei servizi all'infanzia del Comune di Bologna?

E se, finalmente, la giunta di Bologna proponesse alla città un vero (cioè, certificato) percorso di partecipazione e deliberazione sulla definizione delle modalità di gestione dei servizi all'infanzia dei prossimi anni?

Questa la proposta che ho fatto ieri all'Assessore Pillati, nel corso della Commissione Scuola del Quartiere Navile convocata per discutere proprio sulla situazione dei servizi all'infanzia, a partire dal senso dell'accordo Comune-Sindacati firmato il 25 maggio.
Un accordo che propone una soluzione "transitoria" per l'anno educativo 2012-2013, ma si impegna a costruire un "percorso di confronto" che porti nell'anno educativo 2013-2014 a far partire il "nuovo soggetto" cui affidare "in modo strutturale" i servizi della fascia 0-6 anni del Comune di Bologna nei prossimi anni.

Dopo la bocciatura sui referendum per il finanziamento alle scuole paritarie, e dopo le polemiche di queste settimane (certamente non sopite dall'accordo suddetto), la giunta ha un anno per poter aprire una discussione che coinvolga tutta la città nella decisione di quale debba essere il futuro dell'unico servizio pubblico che parla di futuro: la scuola pubblica dell'infanzia.

La giunta del Comune di Bologna ha un forte alleato nell'accettare questa proposta: la Legge Regionale 3/'10 che, tra qualche giorno, dovrebbe pubblicare un bando di finanziamento di progetti di partecipazione: perchè non attivare un percorso di democrazia deliberativa sulla definizione del "nuovo soggetto"?

Attendo commenti e repliche...

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