mercoledì 11 gennaio 2012

Scuola dell'Infanzia. Comuni al collasso e Stato inadempiente.

Rilancio il comunicato stampa di Mirco Pieralisi, che sottoscrivo in pieno.

"Come in altri capoluoghi italiani, in particolare quelli che da decenni hanno gestito una scuola dell'infanzia di qualità, a causa dei tagli delle ultime finanziarie e della impossibilità non solo di assumere ma addirittura di operare nuove nomine a tempo determinato, anche a Bologna le scuole dell'Infanzia rischiano di rimanere senza insegnanti. La pronta reazione dell'Amministrazione, che condividiamo pienamente, di garantire temporaneamente insegnanti ed educatori a tempo indeterminato e supplenti, preparandosi a superare i limiti dettati dal patto di stabilità, non può certo assolvere l'inadempienza del governo centrale, che  non solo non ha dato corso alla statalizzazione delle scuole materne ma che anche oggi, nella nuova compagine postberlusconiana, continua a tenere legate ai vincoli del patto di stabilità le vitali spese per l’istruzione e dei servizi educativi, colpendo in maniera drammatica la scuola dell’infanzia così come i nidi comunali.
Per quanto riguarda specificatamente la scuola dell’infanzia la legge nazionale che istituiva la Scuola materna Statale  ha riconosciuto il ruolo centrale di questa scuola all'interno del sistema nazionale di istruzione e non per caso docenti della materna statale partecipano con potere deliberante ai collegi dei docenti a fianco delle colleghe e colleghi della primaria e della media.

Il Comune di Bologna continua a svolgere un ruolo di eccellenza ma anche di supplenza di uno Stato inadempiente che delega ai Comuni (e ai privati!) il servizio scolastico dai 3 ai 6 anni e nel contempo toglie loro le risorse per poter tenere aperte le  scuole.
Questa situazione è insostenibile.  I volonterosi carnefici della scuola pubblica del precedente governo hanno già fatto troppi danni. Il tecnicismo economicista  del nuovo governo,  che conferma la politica dei tagli alla scuola e continua a scaricare i costi della crisi sulle comunità locali e sull'istruzione, è già colpevole di omissione di soccorso, alla faccia del buon italiano e delle buone maniere.

Le spese per l’infanzia non sono uno spreco ma un investimento per il futuro. Non abbiamo bisogno di contabili ma di buona politica. Da Bologna alle altre città è ora che si alzi ancora di più la voce dei comuni e dei loro cittadini per difendere i beni comuni."

Mirco Pieralisi (gruppo consiliare Con Amelia per Bologna Con vendola)

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